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Chi ha la passione per le auto storiche, di fronte all’annuncio “vendo auto d’epoca” non sa proprio resistere. Le auto d’epoca in vendita in uno stato perfetto, e che siano anche certificate, non sono però moltissime e spesso è più facile trovare automobili d’epoca da restaurare. Di sicuro ogni auto, per essere definita d’epoca o auto storica, deve prima essere passata al vaglio dei tecnici autorizzati dall’Auto Moto Club Storico Italiano (ASI).

Che ruolo ha questo club? Riconosciuto come Ente morale di diritto privato con decreto presidenziale (n. 977 del 24 ottobre 1980), l’ASI nasce nel 1966 a Bardolino, in provincia di Verona.

Da statuto, promuove il recupero e la conservazione di ogni veicolo a motore che abbia compiuto almeno vent’anni. Rientrano nella definizione veicoli di ogni sorta: autoveicoli, motoveicoli, veicoli militari, veicoli commerciali, ciclomotori, macchine agricole e industriali ma anche aeroplani e natanti a motore.

Lo scopo è valorizzare il ruolo dei veicoli come testimonianze storiche, perché nella loro evoluzione esprimono il livello tecnico e rappresentano un aspetto della vita sociale e culturale dell’epoca cui appartengono. Per dirla in altre parole, i veicoli raccontano pezzi di storia.

Al registro ASi sono iscritti più di 45.000 veicoli e ogni anno se ne aggiungono circa 3.000, segno di un interesse costante verso il settore da parte di appassionati e amatori.

Auto storiche asi: la certificazione

Perché automezzi d’epoca o motoveicoli possano essere considerati veicoli storici, devono prima essere sottoposti a controlli rigorosi circa il buono stato della vettura e la sua fedeltà allo stato originale. A garanzia della qualità dei controlli, esiste un Regolamento Tecnico messo a punto dall’ente federale che viene applicato dai club federati in modo assolutamente rigoroso.

Se il veicolo passa i controlli, l’ASI provvede a:

  • iscrivere il veicolo nel registro delle auto storiche,
  • rilasciare il Certificato di identità del veicolo,
  • rilasciare il certificato di rilevanza storica e collezionistica,
  • rilasciare la Carta d’Identità FIVA (solo per auto che hanno compiuto 30 anni dalla costruzione)
  • rilasciare la carta ASI di storicità (riservata ai ciclomotori

I veicoli certificati come storici possono accedere ad agevolazioni fiscali sul pagamento del bollo e anche, grazie a convenzioni interne, ad assicurazioni agevolate.

ASI: cosa fa

Dunque, nel concreto l’ASI si occupa di conservare e aggiornare il Registro Nazionale dei Veicoli Storici.

L’ASI può rilasciare il Certificato che attesta la storicità del veicolo e permette al proprietario dell’auto di poterla reimmaticolare e usufruire delle agevolazioni fiscali come:

  • esenzione parziale o totale dal bollo
  • pagamento assicurazione in misura ridotta

Per valorizzare l’importanza storica dei veicoli questo ente si occupa anche di promuovere eventi culturali come manifestazioni rievocative, convegni, mostre, raduni ecc. All’associazione fa capo anche una rivista “La manovella”, fondata nel 1961.

Iscrizione ASI

Per poter accedere ai servizi ASI è necessario iscrivere la persona fisica (e non il veicolo) all’associazione. Una volta diventati soci, è possibile richiedere e ottenere i certificati di autenticità storica per tutti i veicoli che si desidera, purché conformi.

Sarà necessario produrre una documentazione cartacea e fotografica. Poiché l’iscrizione all’ASI rappresenta solo uno dei tasselli della lunga trafila che è necessario percorrere per permettere al veicolo d’epoca di circolare su strada, la cosa più semplice è rivolgersi alla nostra agenzia NICOLINI BRUNO snc, che opera su tutto il territorio nazionale.