Omologazione veicoli: un argomento che interessa tutti quegli appassionati di auto e moto che amano personalizzare il veicolo per aggiungervi il loro tocco personale. Accessori, colore della carrozzeria, motore: non c’è limite alla fantasia. Ma all’entità delle modifiche, per legge, sì.
L’omologazione è un argomento che interessa molto anche i proprietari di auto storiche. Vediamo più avanti, nello specifico, questo caso.
Omologazione veicoli: cos’è
L’omologazione di un veicolo, o di un dispositivo o di un sistema di dispositivi, implica il rispetto di norme tecniche obbligatorie, di parametri stabiliti dal legislatore, che sono garanzia di un livello minimo di prestazione.
L’omologazione è necessaria per tutti i veicoli che circolano su strada. Il costruttore stesso deve dichiarare la conformità, ossia l’omologazione del veicolo, rispetto alla normativa vigente.
Gli aspetti sui quali si imposta la normativa relativa all’omologazione sono: la sicurezza, i consumi, le emissioni.
Dunque, quando un veicolo esce dalla fabbrica e viene messo sul mercato, per legge, ha ottenuto il certificato di omologazione. Ci sono delle condizioni per cui l’omologazione può venir meno? Sì, quando il veicolo viene sottoposto a modifiche che ne alterano i requisiti meccanici, elettrici ed elettromagnetici stabiliti per legge.
L’esempio classico è quello del motorino (o ciclomotore) omologato per una velocità massima di 45 Km/h, e successivamente modificato per raggiungere velocità superiori. Questo tipo di modifica fa decadere il criterio di omologazione e invalida matricola e assicurazione. In caso di circolazione del mezzo, le sanzioni sono pesanti e in caso di incidente si va incontro a sospensione della patente.
Da ciò si comprende quanto sia importante mantenere l’omologazione di un veicolo e affidarsi a professionisti per studiare la possibilità e la fattibilità di modifiche sul veicolo.
Omologazione veicoli speciali: auto storiche
Quando si acquista un’auto storica, una delle condizioni imprescindibili perché questa possa essere riconosciuta come tale è che sia perfettamente conforme all’originale. Diversamente, ne verrebbe meno il suo valore storico e dunque di interesse. La perfetta conservazione di un veicolo, di qualsiasi tipo esso sia, ne rafforza il valore di esemplare.
Ovviamente quando si acquista un’auto storica questa potrebbe avere delle parti mancanti o una verniciatura non conforme all’originale. Come fare? In questi casi sarà necessario ripristinare la vettura affidandosi a esperti del settore, veri e propri restauratori di auto d’epoca.
Per ottenere l’omologazione di un veicolo storico, di un’auto o moto d’epoca, è necessario che esso risponda a un elenco di caratteristiche tecniche, che tessuti dei sedili e materiali interni siano conformi all’originale, come anche il colore della carrozzeria e così via.
Nel caso di interventi di restauro sul veicolo, questi verranno puntualmente valutati e descritti in sede di rilascio del certificato di omologazione del veicolo.
Dunque, l’omologazione nel caso delle auto storiche ha la funzione di stabilirne l’effettivo valore storico, legato imprescindibilmente alla fedeltà del veicolo, con le sue caratteristiche, al modello originale.
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